ARTICOLO DI GIORNALE TRATTO DAL GIORNO: <> PAGINA 5 23 maggio 2009
IL CASO CREMONA
Perri vince a pagaiate Dopo vent’anni si cambia
di DANIELE RESCAGLIO
CREMONA
CREMONA, una delle ultime roccaforti in Lombardia del Pd, è caduta definitivamente. Il sindaco uscente Giancarlo Corada si è fermato al 48,49% dei consensi, mentre Oreste Perri, sostenuto da Pdl e Lega a cui si sono aggiunti al secondo turno Udc e una serie di liste civiche, ha chiuso con il 51,51% dei voti. Un risultato storico, visto che da ormai quasi vent’anni la città del Torrazzo era governata da giunte di centrosinistra anzi qui, nel cuore della bassa padana, nel lontano 1990 si azzardò trovando una convergenza tra l’allora Pds e la balena Bianca. Un passato che oggi ha un retrogusto amaro per gli amministratori uscenti, il sindaco Giancarlo Corada in primis che di quella stagione fu un protagonista: proprio allora iniziava il suo mandato alla guida della Provincia di Cremona, quindici giorni fa passata anch’essa nelle mani di Pdl e Lega. Ci sarà tempo in casa del Pd cremonese per esaminare le ragioni di questa debacle, e la resa dei conti che si preannuncia non sarà di certo di quelle dolci: sul tavolo alcune scelte amministrative dell’ultimo anno, come quella di aprire contemporaneamente
molti cantieri, creando disagi e stravolgendo in parte l’assetto viabilistico; la nuova Ztl che ha innescato polemiche e proteste da parte di commercianti e cittadini. Ma non solo, a pesare, qualcuno sussurra, anche l’incapacità del Pd
di credere in persone nuove: l’accenno velato è alla vicenda del magistrato Beluzzi, che parte del Pd avrebbe voluto candidare sindaco. Certo non si deve dimenticare il collage di liste che si sono legate a Perri: solo quelle sulla carta superano il 50%.
In questi due articoli compaiono:
· 16 numeri CARDINALI;
· 5 numeri ORDINALI;
· 10 articoli INDETERMINATIVI che esprimono il concetto di UNA SOLA QUANTITA’;
· 5 numeri che esprimono la percentuale;
· 2 aggettivi INDEFINITI che esprimono una quantità non precisa, non definita;
4 parole che si possono collegare al concetto di numero o di quantità.
In questi due articoli di giornale il numero assume una doppia valenza sia come confronto fra due risultati: è un certo numero di voti che rappresenta la vittoria rispetto ad un altro numero sia dal punto di vista temporale: la data costituita dal numero del giorno e dall’anno rappresenta un momento fondamentale da inserire nella storia delle amministrazioni comunali che si sono succedute in quelle città.
IL CASO CREMONA
Perri vince a pagaiate Dopo vent’anni si cambia
di DANIELE RESCAGLIO
CREMONA
CREMONA, una delle ultime roccaforti in Lombardia del Pd, è caduta definitivamente. Il sindaco uscente Giancarlo Corada si è fermato al 48,49% dei consensi, mentre Oreste Perri, sostenuto da Pdl e Lega a cui si sono aggiunti al secondo turno Udc e una serie di liste civiche, ha chiuso con il 51,51% dei voti. Un risultato storico, visto che da ormai quasi vent’anni la città del Torrazzo era governata da giunte di centrosinistra anzi qui, nel cuore della bassa padana, nel lontano 1990 si azzardò trovando una convergenza tra l’allora Pds e la balena Bianca. Un passato che oggi ha un retrogusto amaro per gli amministratori uscenti, il sindaco Giancarlo Corada in primis che di quella stagione fu un protagonista: proprio allora iniziava il suo mandato alla guida della Provincia di Cremona, quindici giorni fa passata anch’essa nelle mani di Pdl e Lega. Ci sarà tempo in casa del Pd cremonese per esaminare le ragioni di questa debacle, e la resa dei conti che si preannuncia non sarà di certo di quelle dolci: sul tavolo alcune scelte amministrative dell’ultimo anno, come quella di aprire contemporaneamente
molti cantieri, creando disagi e stravolgendo in parte l’assetto viabilistico; la nuova Ztl che ha innescato polemiche e proteste da parte di commercianti e cittadini. Ma non solo, a pesare, qualcuno sussurra, anche l’incapacità del Pd
di credere in persone nuove: l’accenno velato è alla vicenda del magistrato Beluzzi, che parte del Pd avrebbe voluto candidare sindaco. Certo non si deve dimenticare il collage di liste che si sono legate a Perri: solo quelle sulla carta superano il 50%.
In questi due articoli compaiono:
· 16 numeri CARDINALI;
· 5 numeri ORDINALI;
· 10 articoli INDETERMINATIVI che esprimono il concetto di UNA SOLA QUANTITA’;
· 5 numeri che esprimono la percentuale;
· 2 aggettivi INDEFINITI che esprimono una quantità non precisa, non definita;
4 parole che si possono collegare al concetto di numero o di quantità.
In questi due articoli di giornale il numero assume una doppia valenza sia come confronto fra due risultati: è un certo numero di voti che rappresenta la vittoria rispetto ad un altro numero sia dal punto di vista temporale: la data costituita dal numero del giorno e dall’anno rappresenta un momento fondamentale da inserire nella storia delle amministrazioni comunali che si sono succedute in quelle città.
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